Le basi del progetto
Come progettare al meglio una cameretta per bambini da 3 a 6 anni? Innanzi tutto bisogna misurare con precisione l’ambiente, quindi definire se sia meglio una composizione lineare, a L oppure a U. naturalmente, molto conta il numero dei bimbi a cui la stanza è destinata.
A questo proposito, si fa presente che c’è una normativa da rispettare. L’articolo 2 del Decreto del Ministero della Sanità del 5 luglio 1975, valido in tutto il Paese, stabilisce che le stanze da letto per una persona devono avere una superficie minima di 9 metri quadri, quelle per due devono avere un’estensione di almeno 14 metri quadri. Se i numeri risultano inferiori, non sussistono i requisiti igienico-sanitari necessari per l’abitabilità.
Molto importante è anche stabilire il budget disponibile, al fine di comprendere quanti e quali arredi si possano acquistare. La sicurezza è fondamentale, viene prima di ogni cosa, e ciò significa che bisogna scegliere mobili resistenti e atossici. Su questo non si può e non si deve risparmiare. Piuttosto, per far quadrare i conti, si rinunci a qualche complemento o si punti sui prodotti compatti.
A questo punto, si può cominciare la ricerca della composizione giusta. Sarebbe opportuno rivolgersi a più rivenditori e chiedere a ciascuno un preventivo, in modo da fare i confronti con calma e attenzione.
Dividere la cameretta in zone
Tutte le camerette, anche le più piccole, dovrebbero essere divise in 4 zone:
- La zona riposo.
- L’area riservata ai momenti di gioco.
- La zona studio.
- L’area del contenimento.
La prima coincide con il letto o i letti e si possono scegliere configurazioni lineari oppure angolari. La seconda deve occupare la parte centrale della stanza, affinché i bambini usufruiscano della maggiore libertà di movimento possibile e non corrano il rischio di farsi male urtando contro qualche mobile.
Per quanto riguarda la zona studio, dai 3 ai 5 anni non sono necessarie la scrivania e la sedia, per cui se ne può fare a meno e piuttosto occupare una porzione di superficie con un tavolino rotondo basso di plastica e qualche sediolina realizzata nello stesso materiale; i set che si trovano in molti asili, insomma.
L’ultima area consiste nel posizionamento di armadi, cassettiere ed eventualmente anche librerie o scaffalature, l’optimum sarebbe scegliere arredi che risultino accessibili anche ai bambini.
Se la stanza è per due
Per le camerette da dividere fra due o più bambini, le soluzioni di certo non mancano. E l’eventuale estensione limitata dell’ambiente non è più un problema. Ma andiamo con ordine. Qualora non ci siano problemi di spazio, si può serenamente optare per due letti singoli a terra e individuare la disposizione più idonea: uno accanto all’altro, testiera contro testiera oppure ben distanziati.
Se invece si ha la necessità di collocare un secondo letto, si può scegliere fra composizioni a castello, a ponte oppure a soppalco. Molto dipende dalle preferenze individuali ma anche dalle esigenze in termini di contenimento; le composizioni a soppalco e ponte, facciamolo presente, inglobano vani chiusi e armadiature che spesso occupano anche la parte superiore della struttura, sfruttando così al massimo le altezze.
E il terzo letto? Può fa parte delle suddette opzioni ed essere a scomparsa, oppure risultare del tutto distinto e separato da esse. In una camera per bimbi dai 3 ai 6 anni non occorre un doppio tavolo, quindi tale ingombro non deve nemmeno essere considerato.
I complementi di arredo indispensabili
La cameretta è il rifugio dei bambini, lo spazio in cui devono trovare tutto ciò che desiderano e che serve loro per divertirsi, sentirsi protetti ed essere stimolati. Non solo i mobili, quindi, ma anche i complementi di arredo sono molto importanti.
Tanto per cominciare, non deve mancare un ampio tappeto su cui giocare comodamente, senza prendere freddo. Si consiglia di sceglierne uno realizzato con tessuti naturali oppure con materiali atossici. Nella stanza dei bimbi dai 3 ai 6 anni, poi, si collochi anche una cesta o altri tipi di contenitori per i giocattoli; ciò non solo al fine di tenere tutto in ordine, ma anche per cominciare a responsabilizzarli, affidando loro l’incarico di rimettere lì dentro i vari oggetti quando finiscono di utilizzarli.
Non si sottovaluti l’importanza di un lampadario che illumini in modo omogeneo la stanza e che al contempo solleciti la fantasia, anche trasmettendo buonumore. Altri plus? Delle poltroncine oppure dei pouf e una lavagnetta per disegnare.